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INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST
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INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST Cronache dal festival
24 gennaio 2008
 

 

 

 

 

 

DULCIS IN FUNDO

Ci siamo. Ultimo giorno di festival.
Non vi rimane che oggi per afferrare l’occasione dell’ultima, buonissima, fetta di torta.
Potrete conoscere i vincitori del trieste film festival. Ultimo giorno per redimere i vostri peccati. Partecipate almeno oggi se non siete passati ancora di qui.
Una bella e buona cosa che potreste fare è quella di guardarvi il videodiary delle varie giornate: “un bignami” utilissimo per chi, ahi lui! si fosse perso qualcosa, o qualcuno. Ancora meglio per chi era in giro per gli eventi del festival e volesse rivedere quanto bello è stato esserci.
Ultimi scampoli sulla originale rassegna monografica incentrata sull’ungherese Istaván Gaál : in sala Azzura alle ore 15.30 con “Római Szonáta" (sonatina romana), 1995, e Zene (Musica) del 1991.
Udite Udite!
Ore 17.30 si continua in sala Azzurra con “EYES WIDE SHUT” di Stanley Kubrick (1999), versione inglese originale, con sottotitoli italiani. E qui potete solo leccarvi i baffi.
All’Ariston partenza alle ore 10.30 con “Il caso Fuchs” (1968) per la regia di Pietro Schivazappa. Si prosegue il pomeriggio con altrettante opere italiane importanti. Per chi avesse perso “Senilità” (1962) di Mauro Bolognini vi sarà una replica alle 18.00, sempre al cinema Ariston.
Altra possibilità di recuperare i racconti animati di Walerian Borowczyk alle 15.30 in sala Excelsior. Dopodiché seguirà un evento speciale, ossia la proiezione del romeno “California Dreamin’” di Cristian Nemescu.
Ultima occasione per farvi ammirare nelle vostre mise migliori è assistere alla premiazione della diciannovesima edizione del trieste film festival, alle ore 20.00 in sala Excelsior. La serata proseguirà alle 20.30 con l'evento speciale di chiusura. Un delicato omaggio ad una figura straordinaria del nostro cinema. “Stasera niente di nuovo”, pellicola del 1942, con la splendida Alida Valli, diretta da Mario Mattioli.

Dopo Carosello tutti a letto…invece no! Per concludere come si deve c’è trieste film festival closing night!! Dalle 23 si parte al Viale 39 in viale XX settembre. Ammirate quanto sono belle le persone dello staff alpa adria cinema...Insomma venite a divertirvi e a brindare con noi per questa edizione e a darci l'arrivederci al 2009 quando trieste film festival compirà i suoi primi 20 anni di vita!
 


 

INCONTRO CON GLI AUTORI

Si respirava un’aria particolare questa mattina agli incontri con gli autori presso l’Hotel Urban: aria da ultimo giorno di scuola, innanzitutto, essendo l’appuntamento mattutino finale per questa splendida diciannovesima edizione del Trieste film festival; aria frizzante e d’attesa, d’altra parte, perché al termine della conferenza sono stati annunciati i vincitori delle varie categorie in concorso.

La sorridente regista turca Ismet Ergun ha aperto le danze, spiegando l’input emozionale che l’ha spinta a girare il suo film in concorso, “Bende Sira” (Tocca a me!):”sono cresciuta in una città della Turchia, dove io e i miei amici non avevamo molte opportunità di andare al cinema. Mio zio, però, dirigeva una sala cinematografica e io ci portavo le mie amiche dopo la scuola. I posti però erano limitati, e quindi ce li giocavamo al “tocco”. Il film è stato proiettato ieri sera alla sala Excelsior senza sottotitoli: a molti è sembrato un errore tecnico, invece la mancanza della traduzione è frutto di una scelta precisa della regista: “ non volevo mettere le parole, ma far vedere al pubblico solo le immagini. Ho studiato pittura, mi piace esaltare il significato di ciò che si vede, come se si stessero osservano dei quadri”.

A presentare Laila Pakalnina, regista di “Uguns” (Fuoco) e giurata del concorso cortometraggi del festival, era presente lo scrittore Tiziano Scarpa, il quale si è dichiarato affascinato da questo documentario-visione, che lo stesso scrittore usa come sfondo per le letture di poesie: “l’ho avvertita solo quando l’ho vista qui a Trieste – spiega lo scrittore – e per fortuna non si è arrabiata e ha deciso di non denunciarmi!”. Sulla scelta del formato, la regista lettone si è così espressa: “ ho cominciato a girare dei lungometraggi, poi ultimamente ho preso la decisione di scrivere un cortometraggio: è la stessa differenza tra correre sulle lunghe distanze o fare uno sprint, sono due discipline diverse dello stesso sport.”

Nebojsa Slijepevic, regista di “Za 4 godine” (Fra quattro anni), spiega il suo film: “ mi avevano commissionato un film per publicizzare la guida sicura e grazie a questo ho conosciuto Damir, un ragazzo di ventisei anni costretto alla sedia a rotelle in seguito ad un brutto incidente stradale. Mi ha impressionato la sua voglia di vivere, per questo ho voluto raccontare la sua storia. E’ stato bravissimo e paziente, sempre disponibile a ripetere una scena quando c’era bisogno, in modo da farci lavorare al meglio sull’aspetto visivo”.

Un pizzico di Italia nel regista Georges Salameh, “Oros Falakro” (Il monte Falakro), un diario di viaggio alla ricerca di ricordi della guerra civile in Grecia: “sono venuto in Italia dopo aver terminato gli studi in Francia. Ho lavorato in Sicila per un documentario sulla mafia, ho deciso di rimanervi, dato che mia moglie è palermitana”. Poi sul film: “avevo girato tutto più di dieci anni fa, ma ho deciso di montare solo poco tempo fa: è una sorta di pellegrinaggio verso la memoria.”

Un Fabrizio Grosoli che si definisce commosso da un film così duro, che gli ha provocato sofferenza, introduce la regista del film “Das geheimnis von deva” (Il segreto di Deva), film che racconta la storia di due giovani ginnaste che si allenano a Deva e i sacrifici quotidiani che devono sopportare per poter giungere al successo. Così Anca Miruna Lazarescu, la regista: “lo considero un film egoistico, ero una ginnasta anche io ma mi son fermata molto presto perché non ero granchè brava, non sono riuscita ad arrivare in alto... Pitic e Malina, le due bambine, potrebbero invece avere il succeso che si meritano.”
La Lazarescu si sofferma poi sui metodi adottati dagli allenatori: “è strano veder lottare e soffrire delle atlete così giovani, soprattuto considerando i metodi violenti e quasi crudeli degli allenatori”.

Tema delicato quello affrontato dai registi serbi Dinko Tucakovic e Milan Nikodijevic con il loro “Zabranjeni bez zabrane” (Censurati senza censura). Il film tratta infatti la storia di un movimento cinematografico, denminato “Onda nera” e della censura di cui è stato vittima. Getta però un po’ d’acqua sul fuoco Nikodijevic: “si trattava di censura dovuta al regime totalitario, ma i dissidenti nella ex Yugoslavia non erano poi trattati così male. Ci impedivano di girare quello che avremmo voluto, ma per lo meno non ci mettevano in prigione, come è succeso durante altri regimi totalitari in altri paesi europei.” Poi una curiosità da Tucakovic: “il film diventerà una mini serie televisiva: abbiamo girato più di quaranta ore d intervista, non si riusciva a concentrare tutto in un film. Per questo confezioneremo altri cinque episodi”.

Ultimo intervento in programma quello di Alvaro Petricig, regista di “Mala Apokalipsa”, presentato in anteprima assoluta in Sala Azzurra. “Sono stato in un villaggio abbandonato, e mi sono domandato perché l’essere umano sia così affascinato dalle rovine. Ho voluto recuperare qualche frammento di un’umanità che altrimenti sarebbe andata perduta”. Il regista si sofferma poi sugli spunti tecnici: “ho usato diversi materiali, associandoli a frammenti di immagini che richiamassero le rovine che stavamo vedendo. Ho utilizzato storia e materiali del passato cercando di far intravedere però anche quello che sarebbe potuto essere il futuro di questi luoghi abbandonati”.

L’incontro con gli autori si è concluso con un grande applauso di tutti i partecipanti e un brindisi di arrivederci, durante il quale registi, organizzatori e appassionati di cinema si sono dati appuntamento per la ventesima edizione del Trieste film festival.
Quindi non ci resta che ringraziarvi tutti e… all’anno prossimo!
 

 
Photogallery: 24 Gennaio

Maja Weiss regista Instalacija ljubezni menzione speciale

Maja Weiss regista Instalacija ljubezni menzione speciale

Eva Zaoralová (Hepnerova) giuria lungometraggi

Elda Guidinetti giuria lungometraggi

Anca Miruna Lazarescu regista di Das Geheimnis von Deva

Svenja Klüh regista di Das Leben ist Ein Langer Tag vincitrice ex equo concorso documentari riceve il premio

Svenja Klüh regista di Das Leben ist Ein Langer Tag vincitrice ex equo concorso documentari

giuria documentari Dumitru Marian, Laila Pakalniòa, Corso Salani

Ana-Felicia Scutelnicu

Daniela Picoi con Ana-Felicia Scutelnicu

Ismet Ergün regista di Bende sira - Ich bin dran! menzione speciale

Tiziana Ciancetta ed Elena Giuffrida con Ismet Ergün regista di Bende sira - Ich bin dran! menzione speciale

Tiziana Ciancetta e Elena Giuffrida con Jozko Rutar produttore di Na sonèni strani Alp menzione speciale

George Agadjanean vincitore premio CEI

Annamaria Percavassi direttore artistico

Annamaria Percavassi direttore artistico del TFF e Cristina Sain presidente

questa era una foto che mancava!!

Annamaria Percavassi direttore artistico del TFF

Ismet Ergun

	 Anca Miruna Lazarescu

	 Alvaro Petricig, regista di

 Ales Doktoric produttore di

 Ales Doktoric produttore di

 Alvaro Petricig, regista di

 Dinko Tucakovic e Milan Nikodijevic  registi di

 Dinko Tucakovic, uno dei due registi di

 Milan Nikodijevic, uno dei due registi di

Roberto Ferrucci e Annamaria Percavassi

Nicoletta Romeo

 Nebojsa Slijepcevic, regista di Za 4 godine

Georges Salameh

Anca Miruna Lazarescu

Georges Salameh, Anca Miruna Lazarescu

Annamaria Percavassi, direttrice artistica di Alpe Adria Cinema

Nicoletta Romeo e Annamaria Percavassi annunciano il verdetto delle giurie

Alvaro Petricig, regista di

Ales Doktoric e Alvaro Petricig, produttore e regista di

Milan Nikodijevic, uno dei due registi di

Dinko Tucakovic, uno dei due registi di

Dinko Tucakovic, uno dei due registi di

Milan Nikodijevic, uno dei due registi di

Dinko Tucakovic,Milan Nikodijevic e Marian Vujovic

Anca Miruna Lazarescu, regista di

Anca Miruna Lazarescu, regista di

Anca Miruna Lazarescu, regista di

Elda Guidinetti assiste agli incontri con gli autori

Nicoletta Romeo assiste agli incontri con gli autori

Georges Salameh, regista di

Georges Salameh, regista di

Nebojsa Slijepcevic, regista di

Nebojsa Slijepcevic, regista di

Nebojsa Slijepcevic, regista di

Nebojsa Slijepcevic, Georges Salameh, Anca Miruna Lazarescu e Fabrizio Grosoli

Georges Salameh, Marian Vujovic, Dinko Tucakovic e Ismet Ergun tra il pubblico all'Urban Hotel

Laila Pakalnina, regista di

Laila Pakalnina, regista di

Laila Pakalnina, regista di

Gli scrittori Roberto Ferrucci e Tiziano Scarpa

Ismet Ergun, regista di

Edward Catalini,

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